Quando ho cominciato il mio Hobby, ormai sono quasi 4 anni che costruisco scenari di montagna, una delle mie prime esperienze è stato proprio il Cervino.
Certo che vedere il Cervino, una delle montagne più ammirate al mondo, ridotto ad un ammasso di rocce gialle era un po' deprimente :
In questo screen sono già presenti le mesh LOD11 di Alain Ragot, altrimenti vedremmo solo una punta senza nessuna forma che ricordi il Cervino.
Facendo alcuni tentativi, quasi per gioco, mi sono meravigliato del risultato ottenuto già con le prime prove...che mi hanno incoraggiato a continuare.
Ecco la prima versione, ottenuta senza particolari conoscenze e grazie ai suggerimenti di Raimondo Taburet (vecchio e grande amico):
Come la precedente immagine si tratta solo della parete SUD (italiana)...che dire, era il primo tentativo e già mi sentivo più a mio agio nel sorvolare "qualcosa" che assomigliava al Cervino.
Nella seconda versione (a seguire) ho cercato di migliorare già il versante SUD e di iniziare a correggere il versante Nord:
Il sistema usato è sempre stato di tipo planare, cercando di migliorare la base ottenuta da ortofoto.
Nella terza versione, molto più innevata delle precedenti (soprattutto il versante Sud) ho anche migliorato il versante Nord, avvicinandomi per la prima volta ad un 'immagine molto più realistica delle 2 precedenti versioni.
Anche in questo caso sono state usate le LOD11 come mesh con una precisione di circa 19mt/pixel. Per la prima volta sul versante Nord, sono state usate delle vere fotografie per ricavare le texture.
Nella quarta versione, denominata UD, invece c'è stato un cambio di metodo, nel senso che ho costruito le texture usando foto e ho preparato un foglio di lavoro molto dettagliato per poterle apllicare con più precisione. Il risultato ottenuto mi è sembrato già un buon passo verso un "vero Cervino":
Ma ovviamente, mai contento, ho cercato di migliorare ancora, questa volta c'è stato un altro passo avanti, ho usato mesh LOD13 (grazie al grande esperto Daniele Tona) e ingrandito di oltre 6 volte il foglio di lavoro per ottenre una definizione maggiore, ecco perchè la quinta versione si chiama ID. Il versante Nord ha dato i migliori risultati in termine di definizione, mentre il lato Sud è stato un po' penalizzato da alcune zone di roccia verticale che in FSX assumevano un effetto un po' "slavato".
Proprio per questi effetti fastidiosi e la ricerca di qualcosa che potesse superare il limite delle pareti verticali, del resto come per le Tre Cime di Lavaredo, ho pensato che anche il Cervino meritava un tentativo di versione in 3D.
E' stata dura, rispetto alle Tre Cime, le dimensioni sono notevolmente maggiori, ben 6 volte di più, e la particolarità della montagna, conosciutissima in tutto il mondo, mi imponeva una maggior attenzione ai dettagli. Lo scorso anno ho trascorso diversi giorni a Cervinia, e ho scattato qualcosa come 750 foto dettagliate della zona.
Per ottenere una maggior precisione ho suddiviso tutta la montagana in 9 zone e ho costruito un modello 3D mappato e texturizzato che si avvicina moltissimo al "vero Cervino".
Certo che volare intorno a questo modello 3D, dà veramente una sensazione di realismo notevole. Le texture sono state catturate da foto scattate da una distanza dalla parete di circa 300-700 mt. Ed è proprio in questo range il giusto punto di osservazione ottimale.
Manca poco alla pubblicazione; lo scenario comprende oltre al modello 3D, anche la zona di Cervinia e una buona parte a Nord, e sarà perfettamente compatibile con la versione ID (Free) che si estendeva anche verso Zermatt e la base Nord del Monte Rosa, ovviamente rispettando le priorità. Sono state corrette anche le mesh precedenti.
La precisione del modello è stata ricavata da LOD14 con correzioni di alcune zone (cima e creste). Inoltre saranno anche presenti i rif. Oriondè, Carrel, HornliHutte e la croce in vetta, opere del grande maestro Dario Bortot.
Sarà pubblicato grazie alla collaborazione con l'amico Francois Dumas sul sito FSAddon.
L'ultima immagine è impressionate per realismo; se non ti fermi qua non oso pensare quale sarà il tuo prossimo tentativo! Ma Frank che non si perfeziona non è Frank!
ReplyDeleteHo visto il video sul blog di Daniele. Ormai ho finito i superlativi relativi e quelli assoluti. Devo inventare una nuova grammatica....
ReplyDeleteFrank pone un limite e lo supera, lo sposta più in là; poi supera anche quello e lo posiziona più oltre; di', Vigilius, non era Fichte quello che faceva come Frank?
Sembra strano ma proprio ieri sera è stato violato un altro limite: mesh in LOD17!
ReplyDeleteLa caratteristica dei grandi è appunto superarsi sempre...Bravi e continuate così...c'è tanto bisogno di persone in gamba...D'appertutto purtroppo...Maury
ReplyDeleteGrazie a tutti...quel giorno che non avrò più possibilità di migliorarmi...andrò in pensione!
ReplyDeleteFrank
Elio, sì era Fichte, ma non solo, tutto il romanticismo è stato così. Ora a quel capitolo dobbiamo aggiungere Frank: il romantico delle Alpi!
ReplyDelete