La recente tragedia sul Pelmo, dove 2 soccorritori volontari sono morti per salvare altri alpinisti in difficoltà, ci deve fare riflettere.
Come anche dice il grande Messner "...chi sale la montagna più alta dalla via più difficile, non è un eroe, ma solo uno che vuole sfidare se stesso...chi dà la vita per salvare altri in difficoltà...quello è il vero eroe!"...parole sagge.
Frequento le montagne da moltissimi anni e come tanti, in più di un'occasione, anche a me è capitato di "rischiare" oltre i miei limiti, senza pensare alle eventuali conseguenze, non solo per la mia incolumità, ma anche per gli eventuali soccorritori.
La montagna è una "cosa seria", va rispettata con grande umiltà, va affrontata conoscendo bene i propri limiti.
Oggi...le conoscenze tecniche, l'attrezzatura sofisticata, le precise previsioni meteo...rendono la montagna certamente più sicura, ma bisogna sempre tener conto dell'imponderabile. Occorre quindi molta attenzione e sapere soprattutto quando rinunciare.
Onore ai due "angeli della montagna" che hanno sacrificato la loro vita per aiutare altri alpinisti in difficoltà...la massima espressione della solidarietà umana...in un epoca dove conta solo "avere" e non "essere".
5 comments:
Non ci crederai, ma appena ho sentito il nome Pelmo ho pensato a te; un caro pensiero anche ai due soccorritori che non ci sono più. Non vorrei essere nei panni dei due che si sono salvati: avranno per tutta la vita un bel peso da portare sulla coscienza.
Certo Vigilius, ero sul Pelmo qualche giorno prima!
I 2 tedeschi erano esperti e pare che la prima frana (un pilone staccatosi dalla cima) li abbia investiti in pieno ferendoli...l'unico dubbio è che si trovavano sulla parete da diverse ore e le previsioni del tempo erano pessime.
Non sono esperto di Montagna,anche se sono una mia grande passione,mai soddisfatta,io ai miei dico sempre,se doveste un giorno non trovarmi più non mi cercate al mare,ma in cima ad una Vetta....una preghera per quei due Angeli è d'obbligo....Amen....
Scusate gli errori ma...data l'Età...
Mi associo al tuo sensibile pensiero per qugli Eroi. Sono daccordo e spesso mi fa male sentire le critiche a "...quelli che mettono a rischio la vita dei soccorritori...". Personalmente qualche anno fa sono rimasto una notte incrodato con una gamba rotta, dopo una banale caduta dovuta ad uno stupido errore, in quella occasione ho conosciuto gli Eroi e li ho sempre nel cuore.
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