Per chi non fa scenari sembra un problema di facile soluzione, invece non lo è affatto.
La colorazione dello scenario rappresenta sempre un aspetto inizialmnete trascurabile,poi mano a mano che lo scenario prende forma ci si accorge che tanti "pezzi" o "mattonelle" dello stesso scenario hanno colorazioni nettamente diverse, rendendo il lavoro poco omogeneo e quindi obbligando ad inevitabili ed estenuanti correzioni.
Costruire poi tutto il territorio Nazionale, il problema della colorazione diventa uno dei principali "nodi" da affrontare.
La difficoltà, molte volte, è rappresentata dalla diversità "stagionale" del materiale ortografico originale, in questo caso il consiglio è quello di evitare il più possibile simili situazioni di difficile soluzione. In altri casi, le stesse ortofoto, anche se scattate da sistemi professionali, possono avere differenze di luce e contrasto, inoltre come per le rocce Dolomitiche , una roccia riflettente rende l'immagine praticamente bianca, come se fosse nevicato (stagione estiva), impossibile quindi riconoscere le caratteristiche della stessa roccia.
Normalmente le ortofoto sono scattate da almeno 20000 piedi, con forte zoom, quindi la stessa atmosfera rende le foto un po "pallide" o poco contrastate e talora anche con colori molto falsati. Tutti questi problemi ovviamnete hanno una soluzione, usando programmi di fotoritocco si riesce a correggere sia la colorazione, il tono, il contrasto, la saturazione, migliorando nettamente la foto originale.
Ecco un primo esempio di comparazione:
la prima foto è quella originale senza nessuna correzione, come esattamente si presenta la ortofoto (si tratta di una zona dell'Alto Adige):
Come vedete si apprezza il dettaglio ma la colorazione, la saturazione e il contrasto sono poco naturali.
Nella sequenza successiva invece ci sono tutte le varie possibilità di correzione:
Come base viene applicata una maschera di contrasto, poi viene corretto il "tono" e applicata una colorazione base con un certo grado di saturazione.
La N.1 è una buona immagine come dettaglio ma poco satura.
La N.2 al contrario troppo satura, in certi posti il colore può anche essere falsato.
La N3. è un'immagine molto più equilibrata come saturazione e contrasto.
La N.4 è stata aumentato il contrasto, in alcuni casi può anche considerarsi una buona immagine, ma si rischia di perdere alcune sfumature del colore e di "sparare" troppo nelle zone già iperilluminate (come i tetti delle case che diventerbbero tutti molto chiari e quindi poco reali).
In generale io uso immagini come la N.3 come base di colorazione, con eventuali piccole correzioni sul tono e contrasto.
A questo punto chiedo anche un vostro parere, le differenze, come noterete,
non sono eclatanti, ma ad una attenta valutazione certamente visibili.
6 comments:
Gran bel problema, io preferisco la 4, ma mi sa che sarà uno degli argomenti da dibattersi alquanto nel nuovo mega-progetto italiano.
Anche io preferisco la 4: il colore dei prati mi sembra più...bello?
Molto interessante questa mini lezione sulla colorazione degli scenari.
Ciao
Voto per la 4 anch'io...ovviamente è una valutazione da profano.
Buon lavoro!
Avevo già previsto che piaceva la N.4, anche a me non dispiace, purtroppo, nella foto non si vede, ma in alcuni casi "spara" un po' troppo e dà una impressione un po' meno naturale.Vi farò vedere altri esempi un po' più esplicativi.
Pur rispettandne le opinioni non sono assolutamente concorde con gli altri.
Frank hai ragione...la 3 è la migliore...
Approfitto per farti i miei complimenti per il blog...sò che fà sempre piacere avere un riscontro positvo per il tempo dedicato ai propri "figli" !!! aahahha !!
(ho un blog anch'io)
p.s. Se serve una mano ho un diploma di fotoritocco...
se penso alle ore che ci ho già perso da profano...ma il Maestro è inarrivabile! Ciao
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